Titolo: Un amore in valigia 

Autore: Rebecca Teaslay 

Editore: SelfPublishing

Genere: narrativa 

Prezzo: 0,99€

Data Pubblicazione: 17 Gennaio 2020

Trama: Nella calda Roma estiva Roberta raggiunge finalmente il suo obiettivo: la laurea. Eterna romantica e con la testa fra le nuvole, sogna una nuova vita, lontana dalla sua solita routine. La realtà però è ben diversa e quando se ne rende conto fa una scelta impulsiva. Mette i suoi sogni in una valigia e parte, per fare da ragazza alla pari a Birmingham. La multiculturalità del luogo farà intrecciare la sua strada con quella di Farshad, un ragazzo iraniano. Un dolce amore sboccerà tra le strade inglesi, allietando le sue fredde giornate, ma niente può essere dato per scontato; tutto può cambiare da un momento all’altro. Tra giochi del destino e differenze culturali, Roberta si vedrà di nuovo costretta a scegliere cosa fare della sua vita e quale strada prendere. 

RECENSIONE CARRAGH

Leggere questo libro è un po’ come tornare indietro nel tempo, almeno per me. Tornare a un periodo in cui si desiderava solo riempire una valigia di sogni e speranze, mollare tutto e partire. Scusate la punta di nostalgia ma per me quegli anni sono davvero lontani e di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. E non mi vergogno a dire che un po’ invidio Roberta, la protagonista del libro, che, al contrario di me, già da allora posata, razionale e sommersa di responsabilità, ha avuto il coraggio e forse anche un pizzico di incoscienza (che comunque a quell’età è perfettamente giustificata), di prendere, riempire letteralmente la sua valigia e partire per un Paese sconosciuto. Un’esperienza che, con rammarico, io non ho mai trovato la forza di fare ma che sicuramente ha permesso a Roberta di tornare con una valigia ancora più piena, di esperienze, emozioni, ricordi e forse anche di sogni. Roberta riesce a un certo punto della sua vita ad allentare tutti i suoi legami, scelta decisamente coraggiosa per una giovane donna fresca di laurea, una famiglia che la ama ma che in un certo qual modo tende a soffocarla, un fidanzato storico che si rende conto non essere l’uomo con cui vuole trascorrere il resto della sua vita (anche se lui a quanto sembra ha già le idee ben chiare e un piano di futuro studiato, nel quale Roberta dovrebbe diventare addirittura sua moglie). 

Lascia anche gli amici, ma solo fisicamente, perché l’amicizia resta quel filo che la lega all’Italia e che le permetterà di superare i momenti di scoramento che spesso assalgono chi vive in un Paese lontano e straniero. 

Aiutata dalla sua curiosità e da un’ironia che è sempre un’utile e perfetta compagna di viaggio Roberta parte per Birmingham dove si ritroverà a fare un lavoro completamente diverso da come si aspettava, un lavoro che presto le starà stretto e che, grazie a una inaspettata borsa di studio, la costringerà a fare la scelta di muoversi di nuovo, ma con la ferma intenzione di tornare a Birmingham dopo qualche settimana, proprio perché lì ha incontrato quello che lei definisce il suo “principe persiano”, Farshad, un bellissimo e affascinante coetaneo iraniano. Nella fredda Birmingham Roberta troverà, oltre a quello che rimarrà per sempre il suo grande amore, difficoltà e ostacoli ma anche nuovi e accoglienti amici che la aiuteranno a superare i momenti di abbattimento e il dolore per la rottura di quella storia che lei credeva eterna. Lei e Farshad vivono un amore unico e prezioso ma spezzato ad un certo punto dall’intervento di altro, dallo scontro di due culture che schiacciano una storia appena nata perché considerata sbagliata e inammissibile. I due novelli Giulietta e Romeo ci proveranno a stare insieme, ci proveranno e ci riproveranno anche sfidando la famiglia di lui ma, forse, tutta la forza di un amore non basta per sconfiggere millenni di differenze culturali… almeno questo sembra trapelare a un certo punto del romanzo… 

Un percorso di crescita interiore e un viaggio nell’intimo della protagonista che durante questa vicenda cresce e matura arrivando a prendere coscienza di quanto vale e di quello che vuole veramente. Una scrittura fluida, a tratti seria e pregna di cupa tristezza (nei momenti in cui i due protagonisti vanno in crisi arrivando a litigare pesantemente), a tratti più leggera e ironica. 

Durante la lettura si incontra qualche piccolo e sporadico refuso sfuggito alla correzione ma niente che infici la bontà della trama oppure ostacoli il desiderio di proseguire per sapere come andrà a finire il libro. Un libro consigliato a chi ama le storie al femminile, fatte di scelte, ostacoli superati, prese di coscienza e tantissima forza di andare avanti e costruire il proprio futuro con le proprie mani e a propria misura. 

Ma anche consigliato a chi vuole, con un pizzico di nostalgia come me, rituffarsi in un passato magari fatto di scelte diverse che avrebbero portato a una vita differente. E, avendo letto che il romanzo ha preso spunto da esperienze realmente vissute, i miei complimenti vanno all’autrice che ha avuto la forza di raccontare e raccontarsi in queste poche pagine ma pregne di emozioni.

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