Titolo: La fragilità della felicità Autore: Sveva Macchiarella Editore:Over the Rainbow – PubMe Genere: Formazione F/F Prezzo:ebook 2,99€ cartaceo 15,90€ Data Pubblicazione:20 maggio 2021
Trama:Alessia vuole morire. Vittima di bullismo a scuola e incompresa a casa, trascorre passivamente le giornate insieme ai mostri che le affollano la testa: l’ansia e la depressione. Il suo unico conforto sono i tagli che si autoinfligge. Al culmine della disperazione, decide di compiere un ultimo viaggio per salutare le due città che le hanno rubato il cuore, Venezia e Dublino, e poi farla finita. Ma la vita ha in serbo per lei qualcosa di inaspettato, e l’incontro con Selene, in un’antica libreria della nebbiosa città veneta, potrebbe stravolgere i suoi piani. Tra ponti, calli strette e piazze affollate, si dipana una struggente storia d’amore in bilico tra la vita e la morte. Un viaggio tra fantasmi del passato ed emozioni travolgenti alla ricerca spasmodica di una fragile felicità.
Biografia autore: Sveva Macchiarella (1998, Trento) fin da bambina ha sempre nutrito una grande passione per la letteratura, il teatro e la scrittura. Attualmente studia Lettere Moderne all’Università di Cagliari e si diletta nella scrittura di racconti, romanzi e poesie.
RECENSIONE DI BARBY
Bentornati su polvere di libri oggi ho il piacere di parlarvi del romanzo di Sveva Macchierella “La fragilità della felicità”. Attratta dalla cover e dal tema trattato mi sono imbattuta in una lettura abbastanza impegnativa e spesso ho pensato di abbandonare la lettura. Personalmente questo tema ha sempre suscitato in me sentimenti contrastanti rabbia, risentimento, comprensione, compassione. E nonostante tutto spesso leggendo di ciò, mi ritrovo a non accettare certi meccanismi. Questi sentimenti, mi hanno portata a mollare la lettura, e non perché l’autrice non sia riuscita a trasmettere ma proprio perché il carico emotivo di questo romanzo è molto alto, è stato facile empatizzare con Alessia e Selene, sentirsi parte dei loro problemi, anche per le esperienze personali, si sa quanto le persone possano essere cattive e quante non riescano a affrontare e lasciarsi alle spalle le esperienze negative. Alessia non è riuscita in questo, si è portata dietro per anni quel dolore sordo e forte che ha distrutto la sua vita i suoi sogni.
Si era sentita in pericolo, minacciata, e l’agitazione le aveva messo le ali ai piedi. Ora, poggiata contro una parete, in una parte della città che non aveva ancora visto, tentava disperatamente di smettere di iperventilare. Nella sua testa c’era l’inferno, voci strazianti urlavano parole cariche di dolore. Si afferrò i capelli e si piegò in avanti, gli occhi serrati con forza, la bocca spalancata in un grido muto. Lo stomaco si contrasse, la bile le risalì l’esofago fino alla gola. Alessia ne percepì il sapore acre sulla lingua e iniziò a lacrimare, ma per fortuna non vomitò. Strinse i pugni finché non sentì le unghie penetrare i palmi delle mani. Aveva bisogno di provare dolore, tanto dolore, per tornare alla realtà. Quando si fu calmata, aprì lentamente le mani. Le aveva strette tanto che sialla gola. Alessia ne percepì il sapore acre sulla lingua e iniziò a lacrimare, ma per fortuna non vomitò. Strinse i pugni finché non sentì le unghie penetrare i palmi delle mani. Aveva bisogno di provare dolore, tanto dolore, per tornare alla realtà. Quando si fu calmata, aprì lentamente le mani. Le aveva strette tanto che si erano irrigidite e le nocche erano sbiancate, così come le falangi, quasi fossero gli arti di un cadavere in rigor mortis. Fu costretta a distendere un dito alla volta con estrema fatica e dolore, sembrava che le ossa si fossero fuse insieme. Le unghie erano macchiate di rosso e sul palmo c’erano quattro ferite sanguinanti a forma di mezzaluna.
La trama è ben strutturata, nonostante il tema trattato, la lettura è stata impegnativa ma scorrevole, incisiva e di forte impatto anche se non nego di essermi aspettata un finale diverso. Vi consiglio la lettura! Barbara