Recensione "L’ ultimo Comandante di Roma" di

Recensione "L’ ultimo Comandante di Roma " di Douglas Jackson - Newton Compton Editore

Recensione "

Titolo: L’Ultimo Comandante di Roma 
Autore: Douglas Jackson 
Editore: Newton Compton Edition 
Genere: Storico
Data Pubblicazione:  4 agosto 2023

Trama: Roma e il suo impero sono sull’orlo del collasso, e la Britannia è uno dei luoghi in cui l’instabilità è più minacciosa. Oltre il Vallo di Adriano i Pitti si muovono nell’ombra, raccogliendo le forze in attesa di sferrare il colpo decisivo e spazzare via i Romani dall’isola. In questo clima incerto, il comandante di cavalleria Marco Flavio Vittore, un militare esperto che per anni ha tenuto a bada i popoli del nord con ogni mezzo, anche i più brutali, comincia la sua ultima ispezione lungo il Vallo per verificare lo stato delle truppe. Ma c’è qualcosa di insolito nel comportamento del veterano: possibile che stia sottraendo soldati alle già deboli guarnigioni per aggregarli alle sue milizie? Mentre l’ispezione procede, un’oscura trama comincia a venire alla luce, un intrigo da cui dipenderà il destino della Britannia e, forse, di Roma stessa.

RECESNIONE DI VICKY

Ho appena finito la lettura de L’Ultimo Comandante di Roma di Douglas Jackson edito da Newton Compton, un libro corposo e ovviamente una lettura consigliata agli amanti degli storici e in particolare di quelli ambientati in epoca romana. Douglas Jackson ha giù pubblicato altri romanzi del genere e questo si aggiunge a quelli precedenti. Oltre ai riferimenti a vicende storiche reali, la storia racconta la vita, le gesta di Marco Flavio Vittore, prefetto al comando della Prima Ala Sabiniana, evitando lo spoiler anticiperò che merita un particolare plauso l’intensa descrizione delle battaglie perché al lettore pare di percepire nello scorrere del testo il clangore delle lame delle “gladio”, e tutta l’intensità e l’atrocità degli scontri sanguinosi. Il libro è ben strutturato, suddiviso oltre che per capitoli anche per elementi e generi (Terra, Pietra, Ferro, Argento, Fuoco, Ghiaccio, Nebbia, Disfacimento, Polvere, Sudore e Sangue) strettamente correlati ai capitoli a loro legati, inoltre è arricchito da un glossario che aiuta nell’identificazione dei personaggi, delle cariche, dei termini, corredato pure di una cartina e di una tabella di riferimento alle unità miliari e alle loro sedi, che da lettrice ho trovato utili e particolarmente graditi per accuratezza. Tuttavia, non so se dipenda dall’autore oppure dalla traduzione del testo in inglese a cura Vittorio Ambrosio, ho trovato delle stonature che da purista mi hanno fatto arricciare il naso, ne cito una per non tediare: si parla di “stivali” allacciati …. Ora, gli antichi romani NON avevano in uso stivali di alcun genere, si utilizzavano i “calcei” che nei periodi freddi venivano arricchiti di pelliccia nella parte lasciata scoperta dalle brache che indossavano sotto la tunica. Dopo le premesse, queste piccole stonature stridono come il gesso su una lavagna per chi ama davvero il genere, non avendo letto il testo originale per poterne attribuire la responsabilità all’autore, mi limito a sottolinearlo. Rimane una bella lettura per gli appassionati del genere, ma gli autori di romanzi storici ricordino che questo genere è particolarmente apprezzato dai “puristi” che notano le stonature seppur lievi … un po’ come quei film storici girati con la presenza dei tralicci della luce sullo sfondo e proprio non ci sta. Fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura!https://amzn.to/3LNbKnk

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