RECENSIONE "LA VOCE DELL'INNOCENZA" DI CARMEN WEIZ

Titolo: La voce dell’innocenza
Autore: Carmen Weiz
Editore: Self Publishing
Genere: Poliziesco
Prezzo: ebook 1,99€ cartaceo 11,50€
Trama: Ognuno di noi ha un lato oscuro, che resta un mistero per tutti gli altri…
L’agente speciale delle forze dell’ordine svizzere Sophie Nowack (”La bellezza del male”) viene chiamata per lavorare come infiltrato in una comunità religiosa nel cuore della Foresta Nera.
I luoghi sacri possono diventare un covo per il male? E le guide spirituali possono essere portatori di dolore? Può nascondersi, al loro interno, un gruppo terroristico alla ricerca di nuove reclute?
Seguendo una pista basata su alcuni racconti frammentari provenienti da un testimone, Aiden, un giovane ragazzo trovato in fin di vita, l’agente Nowack, in collaborazione con l’Agenzia, inizia a indagare.
Come si può risolvere un caso quando si hanno pochi elementi, nessun movente e un sospetto, in apparenza, “insospettabile”?
Sotto l’assedio di un assalitore sconosciuto, nonché dei suoi demoni, Sophie inizia a scavare a fondo nel caso solo per scoprire le prove di un’atrocità inimmaginabile, una pletora di segreti sepolti da tempo in una delle comunità. Mano a mano che l’ossessione di Sophie per il caso cresce, aumenta anche la sua determinazione a consegnare il criminale alla giustizia, anche se questo significherebbe mettere la sua vita in pericolo…
Il silenzio delle comunità è il risultato del dogma della religione? Oppure questo gruppo di persone, all’apparenza pacifiche e religiose, stanno cospirando per nascondere una verità di cui nessuno sembra essere a conoscenza?
Carmen Weiz torna con un nuovo libro della serie Swiss Legends, un thriller poliziesco dalle sfumature romance, che sullo sfondo ha una delle foreste più belle e mistiche di tutta Europa: la Foresta Nera…
Riuscirà Sophie a mettere insieme tutti i pezzi di questo sinistro puzzle in tempo per salvare la comunità da un destino devastante? O si ritroverà bloccata in una lotta all’ultimo sangue contro un maniaco spietato?
Questo libro può essere letto singolarmente, ma per entrare meglio nella storia dell’agente Sophie Nowack si consiglia di leggere anche il secondo libro della serie, intitolato “La bellezza del male”.
Se, invece, vuoi conoscere anche la storia dell’agente dell’Agenzia Kieran Heizmann, allora non perdere il primo libro della serie intitolato ”Unique.”
Attenzione: contiene alcune descrizioni particolarmente intense, pertanto la lettura non è consigliata ai minorenni o a un pubblico sensibile.

RECENSIONE DI CHLOE

Buongiorno miei adorati lettori, spero che Ottobre sia partito nel migliore dei modi.
Io, per quanto mi riguarda, sono stata in compagnia dell’agente Sophie Novack e di un’altra missione nel cuore della Foresta Nera che fa parte del terzo volume della Swiss Legends.
Siete pronte a partire per questo viaggio? Allora andiamo!
Già nel libro precedente, abbiamo avuto il piacere di scoprire questo personaggio così complicato e dalle mille sfaccettature.
Sophie Novack si trova catapultata in una realtà diversa da quella che conosce. Dopo aver accettato di seguire un caso legato ad un ragazzo ritrovato in fin di vita, cercherà di infiltrarsi in una comunità che si trova nel cuore della Foresta Nera. Grazie all’aiuto della sua vecchia squadra e a persone esterne, Sophie si trasformerà da agente a donna dedita alla vita pura e misera propria di quella religione. Seguendo le indicazioni di Aiden, il ragazzo fuggito dalla vecchia vita, si troverà sommersa in un luogo sacro dove si nasconde il male assoluto. Sarà un caso difficile e particolare perché sembra non ci sia nessun movente o sospetto da incriminare, dove i buoni sembrano cattivi e i cattivi si nascondono sotto le vesti dei buoni.
Più passa il tempo, più Sophie cercherà di portare a termine questa missione che metterà a rischio la sua stessa vita. Riuscirà a sconfiggere il male anche adesso o sarà lui ad avere la meglio?
«Lo sai che risolvere un’indagine è come mettere insieme i pezzi di un puzzle.»
Mentalmente lo ringraziai per il cambio di argomento.
«Lo so, però ho la sensazione che questo caso sarà molto impegnativo da risolvere.»
Questo non vuol dire che non senta una voglia pazzesca di iniziare la missione.
La sento scorrermi nelle vene!
Se nel libro precedente Sophie si è fatta conoscere in tutto il suo splendore – demoni ed emozioni compresi – in questo nuovo capitolo, si presenta sotto un’altra veste.
Certo, è la solita ragazza che si butta anima e corpo nelle missioni che le vengono assegnate, ma possiamo notare dei cambiamenti nel suo essere e, se posso dire la mia, mi hanno catturata ancora di più. Nel romanzo precedente Sophie era spericolata, non si fermava di fronte a niente e nessuno, adesso invece riesce in qualche modo a ridimensionarsi, a capire che effettivamente ha dei sentimenti (a volte nei momenti meno opportuni) e che forse fidarsi di qualcuno non è tanto male.
«Solo perché ti senti solo, non significa che tu lo sia veramente.»
La Weiz ci fa vedere piccoli scorci della nuova Sophie, del suo volersi aprire con gli altri, delle emozioni che lascia trasparire in qualche occasione seppur rimanendo la tosta e fiera ragazza che abbiamo imparato ad amare. Tutto quello che la circonda – la squadra, i personaggi e i luoghi – vengono descritti in maniera così perfetta da farci sentire proprio lì con loro, ad osservare i magnifici paesaggi che si rincorrono nel racconto. Il modo di scrivere è capace di coinvolgere il lettore, farlo sentire parte della squadra e tifare per questa donna fragile e – al tempo stesso – così forte da far paura.
Ancora un volta la Weiz mi ha colpito e tenuta incollata alle pagine che scorrevano veloci. Ora non vedo l’ora di immergermi nel quarto capitolo della saga.
Ricordati Heizmann, l’agente Sophie Nowack lavora per le forze dell’ordine Enzian a Berna.
È un’agente modello, con un passato immacolato alle spalle. Io invece…»
Heizmann mi rivolse uno sguardo indagatore, ma prima che potesse porre la domanda,
anticipai la risposta.
«Semplicemente non esisto, Heizmann.»
Rimasi un po’ impressionata da come la frase mi scivolò via liscia,
senza alcun contraccolpo emotivo.
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