Recensione "Isolati e contenti" di Ilaria Carioti

Titolo: Isolati e contenti
Autore: Ilaria Carioti
Editore: Self Publishing
Genere: Commedia romantica
Data Pubblicazione: 7 Marzo

Trama: Cosa potrebbero avere in comune Jeff Del Drago, giornalista satirico super sexy, e Alice, aspirante suora?
Apparentemente nulla.
Con una pandemia in arrivo però tutto è possibile.
L’isolamento forzato costringe entrambi a rifugiarsi sull’isoletta di San Biagio, insieme a Giordano, amico fraterno di Jeff, e sua moglie Elisa, sorella di Alice.
Jeff promette a Giordano di girare alla larga da sua cognata, ma San Biagio è davvero troppo piccola per mantenere le distanze…
Alice e Jeff, benché ai poli opposti, costretti alla vicinanza imparano a conoscersi e scoprono di non essere poi tanto diversi.
Le complicazioni però sono dietro l’angolo, soprattutto quando Elisa propone a Jeff di sedurre sua sorella per distoglierla dai suoi progetti clericali… ma si sa, gli inganni sono fatti per essere scoperti.
Alice, delusa e arrabbiata, lascia l’isola.
Sarà disposto Jeff a mettere da parte l’orgoglio per seguirla in capo al mondo?
Tra dialoghi spassosi, ironia quanto basta e tanti spunti di riflessione, “Isolati e contenti” accompagna il lettore in un viaggio tutto da scoprire.

RECENSIONE DI VICKY

Ho da poco concluso la lettura di “Isolati e contenti” di Ilaria Carioti, romance contemporaneo. La storia è narrata a capitoli alterni dal punto di vista “lei” e “lui”, i protagonisti sono Alice e Jeff: lei novizia in pausa di riflessione e lui spregiudicato sciupafemmine, senza entrare in dettagli che guasterebbero la lettura, la pandemia è il contesto in cui si sviluppa l’incontro tra i due. La storia in sé non è molto originale, ma ho apprezzato alcuni elementi che rappresentano un punto di forza dell’autrice: l’inserimento di disegni nel testo, la carica umana e empatica della protagonista femminile, Alice, capace di interagire con gli animali e con i suoi simili, la sua onestà intellettuale che, seppur raccontati con semplicità, arrivano al lettore. E’ anche una delle rare volte in cui ho trovato il personaggio maschile “credibile”, nel senso che il più delle volte il maschio alfa tratteggiato dalle scrittrici somiglia più a una caricatura lontana pure dallo stereotipo metrosexual, Jeff rimane se stesso, non si “redime per amore” dopo due pagine. Mi sono piaciute le caratterizzazioni dei vari personaggi, l’intreccio dei rapporti interpersonali descritto con genuino ottimismo, i tratti un po’ infantili che punteggiano la storia mi hanno strappato un sorriso, perchè è bello e positivo relazionarsi con la mente aperta di un bimbo al proprio prossimo. In fondo Ilaria Carioti nella sua storia fa sognare quella parte insita in ogni donna, anche nella più scettica, di riuscire a farsi amare a tal punto da portare un tombeur de femmes a scegliere solo lei. Cosa che nella realtà accade MOLTO raramente, per cui distinguiamo tra fantasia e vissuto quotidiano (qui emerge la scettica che predomina in me). Le note stonate sono la mancanza di un valido lavoro di editing e nel caso di “Isolati e contenti” purtroppo penalizza il romanzo, refusi e periodi pasticciati da verbi coniugati approssimativamente renderebbero necessario rimetterci mano, a mio opinabile giudizio, andrebbe rivisto e corretto perché ha tutte le caratteristiche per rappresentare un momento di svago, un volo pindarico nella “Favola”, pur senza pretese. E in fondo, di questi tempi, quello che aiuta a continuare è proprio non perdere la capacità di credere nel sogno.

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