Titolo: Fiori di Loto
Autore: Manuela Chiarottino
Editore: Buendia Books
Genere: Narrativa
Prezzo: ebook 3,99€, cartaceo 12,82€
Data Pubblicazione: 14 Febbraio 2020
Trama: Perdere o vedere irrimediabilmente cambiata una parte di sé, a causa di un male crudele o di un destino scritto da qualcun altro, è un’esperienza traumatica che segna nell’ intimo. Segni e cicatrici tatuano la pelle e non solo, scavano nell’ animo e minacciano di chiudere il cuore, facendoci dubitare dell’immagine di chi eravamo, chi siamo e saremo. Da una ferita, però, può sbocciare una vita nuova, con radici ancora più profonde e variopinte, così forte da ergersi oltre il fango dei ricordi e le paure, schiudendo i petali su un mondo tutto da esplorare. Laura ha subito la mastectomia e sta reinventando una seconda esistenza circondata dai volumi della sua libreria, ma qualcosa le impedisce di aprirsi davvero alle possibilità che ha di fronte e forse all’ amore. Ah-lai conserva sul viso le tracce di una storia lontana, e nei piedi le conseguenze della fasciatura ; fluttua come un giunco nel vento, eppure il suo spirito non si è mai spezzato, nemmeno dopo aver provato la fugace gioia di un sentimento vero e travolgente. Un incontro nato quasi per caso, nutrito dalla condivisione, dai racconti e una nuova consapevolezza del proprio Io: un’amicizia delicata come il loto e altrettanto preziosa, tenace e indimenticabile.
Eccoci qui con una nuova recensione tutta per voi.
Oggi ho letto un libro un po’ più profondo, ma comunque molto carino. Parliamo di Fiori di loto di Manuela Chiarottino.
L’autrice ci racconta la storia di due donne in particolare: Laura e Giglio d’Oro o Loto d’Oro.
Laura, dopo un controllo normalissimo, scopre di avere un brutto male al seno. L’unica cosa che può fare, è togliere la mammella, sentendoci così privata della sua femminilità e del simbolo della maternità. La sua vita diventa grigia e l’uomo che lei pensava fosse quello giusto, non riesce a essere forte abbastanza per entrambi. Laura, con il suo gatto Nuvola, si dovrà rimboccare le maniche e rimettere in piedi la sua vita. La malattia l’ha allontanata dalla sua famiglia e dalle sue amicizie, facendola chiudere sempre più in se stessa. Anche se ha trovato un gruppo di muto aiuto, Laura non riesce a lasciarsi andare ma un tè con la vicina, le darà la forza necessaria per provarci.
È da questo momento che le vite delle nostre protagoniste si intreccerà…
E la vita si avvolse ancora più stretta a lei, la sua anima sfavillò di quei colori che già possedeva, si espanse e si illuminò alla luce di uno sguardo d’amore. Qual è l’unità di misura di un’anima? Forse un battito più veloce, due labbra che si cercano, due occhi che vedono, nonostante tutto o proprio per quello.
È stata una lettura sofferta, devo essere sincera. I racconti delle due donne sono strazianti ed è facile immedesimarsi in loro, soprattutto in Laura. La scrittrice è stata davvero brava nel raccontare queste storie senza far pesare il tutto o renderlo agonizzante. Sono rimasta colpita da tutto quello che una donna può sopportare e ritrovare sempre la forza di alzarsi e rinascere come la fenice.
Questo è un inno alla forza delle donne, alla loro grandezza e rinascita. Due donne spezzate nell’ animo, ma forti abbastanza da “risorgere dalle loro ceneri”.
Chloe