Titolo: Nàccheras
Autore: Ilenia Zedda
Editore: Dea Planeta
Genere: Narrativa
Prezzo: ebook 9,99€ cartaceo 15,20
Data Pubblicazione: 12 maggio
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Trama: Cala dei Mori è un posto speciale. Sul fondo del mare, raggiungibili soltanto con una lunga apnea, enormi conchiglie custodiscono un dono: è il bisso, la seta color oro che ha vestito i grandi re dell’antichità, e che oggi una sola donna al mondo è in grado di raccogliere e di tessere. Quella donna è il Maestro – ma molti, avendone paura, preferiscono chiamarla “strega” – e sta insegnando i suoi segreti alla nipote Caterina che, a dispetto dei suoi tredici anni e di un corpo che sta per sbocciare, ogni giorno al calar del sole si tuffa nella Cala e insegue la perfezione spirituale che quel compito richiede. Sa di non essere ancora pronta, ma sa anche di avere il mare nell’ anima e nel destino. Nascosto dietro gli scogli, Francesco la osserva e la ama a modo suo, in silenzio, ammirando la grazia dei suoi gesti. È uno scapestrato, Francesco, appartiene a un popolo di minatori, devoto alla terra, nero di carbone, testardo come la roccia e come il dolore che si agita nel suo sangue. Forse è per questo che non è mai riuscito a rivolgerle neanche una parola? Ma soprattutto, come si diventa qualcosa di diverso da ciò che tutti si aspettano? Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e piena di mistero, questo romanzo è spinto da una magia implacabile e ritmica come un’onda increspata dal maestrale. E sa raccontare con delicatezza un’età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera.

RECENSIONE DI BARBY 

Buongiorno e ben tornati su Polvere di Libri, oggi ho il piacere di presentarvi , l’ultimo romanzo di Ilenia Zedda “Nàccheras” edito Dea Planeta.
Nàccheras è ambientato in Sardegna, in una assolata estate, nel piccolo paese di Santa Lucia,
I due protagonisti della storia sono Caterina e Francesco, due adolescenti che iniziano a scoprire se stessi, e di cui l’autrice racconta in modo semplice la routine giornaliera.
Francesco, ha perso il padre prematuramente, per lui non è facile, si divide tra il lavoro in negozio con la madre e il passatempo con dei piccoli balordi del paese.
Caterina, una ragazza semplice, emarginata, anche lei orfana, ma di madre, che deve affrontare la sua nuova condizione di vita ossia seguire le orme di sua nonna e delle sue antenate.
Francesco e Caterina vivono un amore fatto di silenzi, Francesco la segue a distanza, la spia durante le immersioni senza mai avere il coraggio di parlarle.

“Dai, non cambiare argomento. Mi Spii?” Francesco deglutì rumorosamente, perchè la gola gli si era di nuovo seccata. 

” Be, in un certo senso… sì. Un giorno ti ho vista che scendevi qui e allora ho capito. da un po’ di tempo ti penso spesso, forse da quando è finita la scuola perché ti vedo di meno, in paese non ci vieni quasi mai. Ho capito che tu sei un po’ come Cala dei mori, un piccolo angolo dove, anche se sei da solo, stai bene con te stesso.”

D’ un tratto, finalmente le parole erano arrivate. “io sto bene se ti penso, e so che sono uno scapestrato e che me ne sono successe tante, che non mi vorrai mai vicino, ma io sono circa 69 giorn che vengo qui per vederti fare quello che fai, e che penso c’entri con tua nonna, che mi fa paura perchè è grande e grossa e se sa che ti vengo dietro mi ammazza con uno schiaffo!” 

Ho sempre amato leggere romanzi che parlassero della mia terra, Nàccheras, è uno scorcio delicato e particolare della Sardegna. Forse può sembrare che il punto focale del romanzo sia la storia d’amore dei due protagonisti, ma in realtà questa storia, è molto di più, Le descrizioni particolareggiate, le sfumature dei personaggi, fanno da contorno a un viaggio introspettivo e di accettazione dei protagonisti. dove la semplicità dei gesti e dei momenti l’amore puro tra i due giovani rendono questa lettura ricca di emozioni.
La trama è originale è ben articolata, prevalgono le descrizioni che per la loro intensità rallentano la lettura ma nel complesso, la la lettura risulta scorrevole.
Il lessico non si può definire ricercato, ma senza dubbio l’autrice, ha una buona padronanza del linguaggio.
Insomma un vero gioiellino del quale consiglio sicuramente la lettura.

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