Titolo: L’Allodola
Autore: Sylvain Reynard
Editore: Delrai Edizione
Prezzo: 5,99€
Data Pubblicazione: 15 gennaio
Trama: Raven Wood trascorre le sue giornate alla galleria degli Uffizi di Firenze, è un’abile restauratrice di arte rinascimentale. Dopo una serata tra amici, al ritorno a casa, la sua vita cambia per sempre. Quando interviene per soccorrere un senzatetto che viene picchiato immotivatamente, i suoi aggressori la trascinano semicosciente in un vicolo. Per fortuna l’assalto viene interrotto da una cacofonia di ringhi, seguita dalle urla degli aguzzini. Raven perde i sensi, non prima di aver sentito una voce sussurrarle queste parole: Cassita Vulnerata. Quando si sveglia, si ritrova cambiata. Nessuno agli Uffizi sembra riconoscerla e, cosa inquietante, sembra essere mancata per più di una settimana. Non solo, ma scopre che la sua assenza coincide con un furto, quello di alcune inestimabili illustrazioni del Botticelli. Quando la polizia la accusa di essere una delle principali sospettate, Raven chiede aiuto a una delle personalità più oscure e temibili di Firenze per far perdere le sue tracce e scoprire così la verità. L’incontro, però, porta la donna in un mondo sotterraneo i cui abitanti uccidono pur di mantenere i loro segreti…
Benvenuti su Polvere di Libri, oggi vi parlerò del nuovo romanzo “L’allodola” di Sylvain Reynard targato Delrai Edizioni. primo volume della serie “Il Fiorentino”.
“L’allodola” è un paranormal romance, i due protagonisti principali Raven e “Il Principe” sono due personaggi molto particolari, lei è un umana e lui è un antichissimo vampiro inglese, signore di Firenze.
Raven è un giovane donna con una forte disabilità, una restauratrice americana con una fortissima passione per le opere d’arte e per il suo lavoro!
Raven nonostante la sua disabilità è una donna molto forte, dinamica, indipendente, fisicamente non è la bellissima donna come quelle che incontriamo nei romanzi, lei è una ragazza comune con un passato burrascoso alle spalle che la hanno resa la donna eccezionale che è ora.
Ho apprezzato tantissimo il personaggio di Raven proprio per la sua normalità, è sicuramente un personaggio dalla semplice e spontanea identificazione, non puoi sentirti un po’ Raven e non puoi non provare empatia con lei.
Il principe è un vampiro e come tutti i vampiri glaciale, con una forte predisposizione per le opere d’arte, molto antico e pieno di segreti, lui è il signore oscuro che governa su Firenze colui che tutto può. Come non innamorarsi del suo personaggio’ Colui che apprezza la bellezza non convenzionale.
Il legame con Raven nasce quando una sera la ragazza, coraggiosamente tenta di difendere un suo amico barbone da un pestaggio immotivato.
E proprio in questo momento che tra Raven e il Principe si instaura un legame indissolubile.
«Sei la mia più grande virtù e il mio peggior vizio.»
Per lui Raven diventa quasi una ossessione, forse la parte umana di lui sopita per troppo tempo. La parte che ho apprezzato di più è sicuramente il rapporto tra i due personaggi, quel legame naturale e umano che i due vivono nei pochi istanti che passano insieme nonostante uno di loro fosse un vampiro.
Il romanzo nonostante la lunghezza, risulta essere molto scorrevole e i personaggi sono ben caratterizzati.
L’ambientazione, la parte storica e artistica contenuti nel romanzo sono molto ben descritte dall’autore, si evince uno studio certosino dei periodi e delle opere descritte.
Bellissima la descrizione dei luoghi, inoltre si denota la ricerca minuziosa dei dettagli, le citazioni fanno da contorno a un romanzo veramente di spessore.
«Oh, Psiche. Un destino crudele ti minaccia di un pericolo mortale, occorre perciò che tu stia molto attenta… procurerai a me un dolore grandissimo e a te stessa la completa rovina… Attenta a non desiderare… di vedere chi io sia, se non vuoi, a causa di una tale sacrilega curiosità, cadere dalla più grande felicità al colmo della sventura.»